LA GARA DEI VINI

 

Vedi foto della Manifestazione

 

Delia Socci Skidmore

 

Settimana Culturale Italiana

 

Sono da  poco  terminate le celebrazioni della “Settimana Culturale Italiana” :le settimane sono infatti due in coincidenza con I festeggiamenti del “Columbus Day”.

Quest’anno per la prima volta la giornata e`stata dichiarata Festa Nazionale.

I preparativi e programmazioni iniziano il mese di Giugno e vedono impegnati tutti I leaders della comunita` italiana, clubs e organizzazioni italo americane nonche` amministratori  comunali ,civili e religiosi.

Alle prime riunioni si formano vari comitati, si delineano progetti da sviluppare e si apre il forum a nuove idée e iniziative. Tutti I presenti sono venuti  preparati con notes, calendari e penne per prendere nota e fissare date.

Si apre la seduta, il presidente che conduce la seduta invita i presenti ad introdursi agli altri vicini. Ci conosciamo quasi tutti avendo lavorato insieme ad altri progetti presenti e passati.

Tutto procede con calma e con tanti sorrisi. Domandiamo delle famiglie: tutto ok. Questo social dura poco, ben presto iniziano discussioni molto animate. Ognuno dei presenti ha una sua idea e vuole imporla agli altri. Seguono discussioni ad alta voce a volte  infuocate, C’e sempre uno che non si arrende e si riscalda se non e` accettata la sua nuova iniziativa , sicuro che la sua  e`la migliore.

 

Il presidente che conduce la seduta esorta alla calma.   

La seduta si scioglie e le decisioni vengono rimandate alla prossima riunione. Nessuno ha preso nota ne` segnato date importanti. I notes, penne e matite restano dimenticati sul tavolo.

 Le prossime  riunioni sono un po piu`calme, il presidente che apre la seduta ammonisce che non saranno tollerate smargiassate. Ognuno avra` il suo turno per presentare e commentare iniziative.

 

A volte si spende tempo in banalita`come dove sedersi e accanto a chi. Per alcuni sembra estremamente importante.

Io non ho mai capito la ragione.

 Intanto tramite la Federazione Laziale  ho gia fatto I miei comitati e assegnato le diverse "chores": Maria e Teresa si interessano del rinfresco, Netta si mettera` in contatto con la stampa e la stazione tv locale. Silvana distribuira` posts ai vari business della citta.

Lucia e` incaricata di preparare i costumi antichi. Ci sono di tanti colori e misure. Lucia, quasi ottantenne ora, si dedica al mantenimento dei  costumi come tanti oggetti preziosi. Ognuno nella propria scatola e col nome della persona che lei assegna il costume. Lucia li prepara li stira e li mette tutti in ordine. Poi una settimana prima li distribuisce alle donne. 

Alcuni sono costumi antichi che le donne si son portati con loro tanti anni fa. Altri li ha cuciti lei.

 Giovanni , suo marito, ha anche lui un incarico molto importante: deve preparare tutto l’occorrente: torchio, uva, tini per far la dimostrazione. Anche lui conserva ancora I vecchi attrezzi di contadino  che ha portato con se`un po` la volta ai suoi viaggi di ritorno al paese.

 

Mancano poche settimane e ci riuniamo piu` spesso.

I vari comitati informano di quel che hanno gia` fatto.

Spesso pero` succede che hanno fatto solo la meta` di quanto  era stato loro assegnato. Informo che il tempo e poco bisogna muoversi. La risposta che mi danno e` sempre la stessa : don’t worry ,tutto andra` bene. Lo dicono con tanta aria che per un minutino me lo fanno credere. Ma so bene che dovro` interessarmi io del resto.      

 

Un altro meeting. Arriva G . il brontolone. G. ormai e`famoso per le

sue scenate. E` convinto che le regole del procedimento dei diversi programma li conosce solo lui e nessun altro. Per quieto vivere lo lasciamo illudere.

G. sbatte le sue note sul tavolo e incomincia la solita tiritera di critiche. Tutti lo guardiamo :parla a voce alta ed eccitata. Dice che ha studiato il programma e niente va bene,il programma sara` un fiasco perche` lui non e` capo. Grida con voce rabbiosa che lui avrebbe fatto tutto molto meglio punteggiando le frasi con parole a volte isenza alcun rispetto  delle donne presenti.

 

Lo faccio parlare un po` poi gli rammento che lui e` Vice Presidente dell’organizzazione e che ha fatto parte di tutti I preparativi e approvate decisioni. Uno dei suoi impegni infatti e` di assegnare posti ai vari partecipanti, politici e dignitari.

G. continua a parlare con voce alterata ma non dice niente .

      

Poi gli faccio notare che c’e il recording messo e che la sua scenata ora e`sul CD.

 Sorpreso, balbetta qualche altra cosa e si allontana. 

 Per grazia ricevuta alla seguente riunione non si presenta.

 

Non tutte le riunioni sono cosi accese , molte procedono normalmente con calma e cooperazione dei presenti.

 La sera prima della gara dei vini ci incontriamo con I comitati  all’Italian Center dove si terra` la gara. I partecipanti porteranno il vino stasera cosi possiamo preparare per il giorno dopo.

 Qui comincia il bello. Come tutti sanno, gli italiani sono bravi produttori di vini e si divertono a gareggiare fra loro. Sono molto competitivi e cattivi perditori :chi non vince la gara ha sempre qualche cosa da dire. Per evitare problemi i partecipanti devono preparare bottiglie della stessa misura e segnare  se il contenuto e' vino bianco o rosso. In piu`le bottiglie vengono sistemate in apposite buste  numerate per nascondere I nomi . Sicche` il votante vota solo per un numero non per un nome.

Il giorno della gara  gli assaggiatori vengono forniti di score card per votare. I partecipanti che hanno fornito il vino guardano attentamente chi vota. Alla fine vengono annunziati I vincitori .

 

Tutti I presenti battono le mani eccetto chi ha perso la gara.

 

Vedo che si e ` formato un gruppetto di uomini a chiacchierare animatamente. Mi avvicino e li saluto. Non contraccambiano.

Hanno in mano alcuni tappi di bottiglie se li passano tra l’uno e l’altro, li tastano li osservano, li alzano verso la luce per vedere meglio.

Non posso immaginare cosa trovano di cosi interessante nei tappi usati. Incuriosita ora aspetto sperando che mi dicano qualcosa.

Finalmente uno di loro si fa avanti, mi fa vedere il tappo e solennemente mi dice che sa bene la ragione per cui ha perso la gara.  Si lo sa bene dice “ vedi, signora Delia, i votanti hanno riconosciuto il tappo delle bottiglie ( ricordate che le bottiglie sono inserite in buste) lo hanno detto agli amici e parenti di votare per quel numero ed e`cosi che hanno vinto.  Stavo per scoppiare a ridere sicura che scherzavano , invece sono serissimi. Per loro la vittoria  e` stata rubata per il tappo. Davanti a tanta logica e`Inutile spiegare che i tappi erano tutti uguali.

 

Pare che ci rimettano l’onore di famiglia se non vincono anche questa gara fatta solo per divertimento.

Si fa tardi, siamo rimasti in pochi a raccogliere gli attrezzi e finalmente andare a riposare, siamo tutti stanchi morti. 

In fondo alla sala c’e un uomo che regge una bottiglia con un po` di vino, si avvicina a me. Ci risiamo, penso. Mi dice con viso molto serio: che qui le cose devono essere fatte bene! Avreste dovuto organizzarvi meglio non e giusto come e` andata la serata. “ guarda qua`” mi dice e mi fa vedere quel po` di vino che e ` rimasto nella bottiglia. Aspetto la sentenza. “ vedi- mi dice scuotendo la bottiglia davanti ai miei occhi -vedi e` avanzato il mio vino.” Se tutti gli assaggiatori avessero assaggiato l’intera bottiglia io avrei vinto di sicuro” Cerco di spiegare che gli ospiti non sono tenuti ad assaggiare tutti i vini e per quanto riguarda quel po` che e avanzato a lui, il vino e` avanzato anche agli altri . Se ne va brontolando. Mi domando : e se fossero vini selezionati di vigneti  come in Toscana e i Castelli Romani ? Non ho risposta.

Vado fuori, l’aria e` fresca il cielo sereno e stellato. Vado a casa

a riposare.

 

 

 

 

Alfonsio Panico, Vice Console del Connecticut

http://www.settefrati.net/

Circa 200 persone hanno partecipato alla degustazione dei vini fatti in casa

La 15.a edizione della gara dei vini fatti in casa e’ stata organizzata dalla Federazione Laziali d’America presso l’Italian Center di Stamford e si e’ avviata  con un esibizione di danze e canti tradizionali   eseguite dal Gruppo Folcloristico Minturnese in costume  Minturnese di Pacchiane,  costituito da famiglie locali e diretto da Tina Orgera. Invitato dal presidente della federazione Delia Skidmore Socci, a dare il primo parere cominciando con l’assaggio  del  rosso, e’ stato il Alfonso Panico ed Anna Maria Raus ThomasVice Console Alfonso Panico, seguito poi dalle numerossime persone presenti. Dopo l’assaggio delle circa 40 qualita di vini rosso e bianco, sono stati dichiarati vincitori: per i rossi: al primo posto  Pat e  Lisa Mallozzi, al secoondo posto Nick Grafos e al terzo posto Nicola Corrente. Per i bianchi : al primo posto Alex Coppola, al secondo posto Helen Casinelli e al terzo posto Emilio e Giuseppina Coppola.   Inframezzato da  danze canzoni e assaggi.Joe Pampena ha letto la storia di Minturno e della regione Lazio mentre  Franco Raus  ha mostrato i quadri  di Minturno, tra cui la marina di Minturno, e gli scavi romani di “Minturnae”.Omaggio a Minturno: il Gruppo Folcloristico minturnese

Ospiti  il Vice Governatore del Connecticut Michael Fedele, il Vice Console del Connecticut Alfonso Panico, Mary Lou Rinaldi  e il Reverendo Richard F. Futi, parroco della chiesa del Sacro Cuore. Presenti in sala anche  il Presidente dell’Italian Center Jeffrey Salvatore, Mary Lou Rinaldi,  Lee Rizzuto, Nino Antonelli, Franco Raus e Antonio Vitti.Giuseppe Pampena

l comitato 2007 e’ composto dai seguenti membri: Delia Skidmore, Joe Pampena, Al Sanseverino, Paola mallozzi, Crescenzo granata, Stella Mallozzi, Tony Vitti Jr., Angelo RausJ., Sivana Orsaia, Netta e Ben Mallozzi, Frances Pompa, Maria Pensiero, Anna Norman, Bruno Macari e John e Lucy Frattaroli.

 

 

Nella foto in alto: il Vice Console Onorario del Connecticut Alfonso Panico assaggia  la prima qualita’ di vino rosso con Annamaria Raus Thomas.

Nella foto al  centro: Il gruppo folcloristico  e le Pacchiane di Minturno.

Nella foto in basso: Joe Pampena mostra i quadri di Minturno allestiti nella sala in occasione dell’evento