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ELEZIONI  POLITICHE ITALIANE  2008

UN QUADRO GENERALE PER GLI ITALIANI D'AMERICA

 

Giovanni De Sio Cesari

 

Il presente articolo  intende offrire  un contributo di   chiarificazione per  lil votante italiano  residente in America:

Esso fa seguito ai seguenti articoli pubblicati sullo stesso tema:

Le elezioni  italiane 2006 ; 

 Berlusconi e Prodi  

 Crisi del governo Prodi

 

 

LEGGE ELETTORALE

 

Per comprendere la politica italiana bisogna fare sempre riferimento  alla legge elettorale che è molto complessa e  di non facile comprensione particolarmente per chi è abituato al semplice sistema elettorale americano.

La attuale legge elettorale italiana  intende favorire la governabilità che è  resa difficile dal tradizionale frazionamento politico italiano che si manifesta in un numero altissimo di partiti : mentre in America ve ne sono soltanto due, attualmente, nel  parlamento italiano, vi  sono bel 29 formazioni politiche. La  legge prevede quindi   un “ premio” di maggioranza al partito  (o coalizione di partiti ) che ottiene il maggior numero di voti: un partito (o coalizione   di partiti ) che raggiungesse, ad esempio, solo il 25% dei voti ma comunque più di ogni altro partito avrebbe comunque assegnata la maggioranza dei seggi e potrebbe quindi governare.

Il quadro è ancor più complicato perchùè per il Senato il premio di maggioranza viene assegnato nelle singole regioni e non a livello nazionale: nella passata legislatura il premio era stato dato in alcune regioni al centrodestra e in altre al centro sinistra con il risultato paradossale che al senato le due coalizioni praticamente avevano quasi le stesse forze, il che rendeva arduo ogni azione di governo.

Inoltre esistono  sbarramenti per essere rappresentati:  bisogna ricevere almeno per il Senato  l’8% dei suffragi ( su base regionale) e il 4% per la Camera dei deputati ( su base nazionale )

 

Per raggiungere quindi il premio di maggioranza si erano  formati  due schieramenti molto vasti  ma di forze abbastanza diverse:  in tal modo, pero, una volta raggiunta  la maggioranza è difficile governare per la eterogeneità dei componenti, ciascuno dei quali vorrebbe far prevalere la propria linea e partiti piccoli o piccolissimi, a volte anche singoli senatori, minacciano tutta la coalizione di far venire  meno il proprio appoggio e quindi far cader il governo come di fatto è avvenuto per il governo Prodi e  come era già accaduto anche nel precedente governo Prodi nel 1999

Nelle attuale situazione politica  si è avuto una improvvisa ed  imprevista  evoluzione: si sono formati due partiti  piuttosto omogenei che hanno rinunciato ad alleanze difficili e si presentano da soli  alle elezioni.

 Chiunque dei  due vincerà avrà la possibilità di  governare  senza i compromessi che hanno reso difficile l’azione i governo.

Inoltre si è fatto capire che se al Senato dovesse presentarsi una situazione di stallo come nella precedente legislatura (ipotesi, per altro, molto remota )   i due partiti concorderebbero per  un governo tecnico per una riforma elettorale  

 

 

GLI ULTIMI AVVENIMENTI

 

 Le elezioni del 2006 sancirono una vittoria stentata dal centro sinistra (Ulivo) guidata dal presidente Prodi. Infatti mentre alla Camera riuscì a ottenere una sicura maggioranza, nel Senato, per la complicazioni del sistema elettorale,  la maggioranza era oltremodo stentata: tuttavia il centro-sinistra riuscìva   ad avere la maggioranza per il voto dei senatori a vita. La difficoltà maggiore però era la  possibilità di effettiva governabilità di fronte alle diverse tendenze dei partiti della coalizione

 

Berlusconi,  di fronte alla difficoltà di assicurare al governo una sicura maggioranza propose  una “grande” coalizione (come si era formata in Germania):  un governo appoggiato dai sue schieramenti che varasse   una riforma elettorale e alcuni provvedimenti urgenti di carattere economico. per tornare poi a votare. La coalizione di sinistra rifiutò sdegnosamente la proposta  e ritenne di poter governare: si formo quindi  il governo Prodi.

 

La vita del  governo è stata pero sempre molto stentata  perche la compagine era formata  da ben 13 movimenti tutti litigiosi, tutti  più o meno in cerca di visibilità .

In particolare le difficoltà venivano dalla cosi detta sinistra antagonista:  una serie di piccoli partiti e movimenti che si rifacevano a ideologie comuniste o di altre ispirazioni  ma che comunque si ponevano in alternativa al sistema liberistico capitalistico e, a livello internazionale, in forte polemica con la politica tradizionale  italiana di alleanza con l’America  ( anti-americanesimo )

 Mediando faticosamente, Prodi riuscì comunque a portare avanti l’azione del governo. Berlusconi a lungo ha aspettato che il governo cadesse sulle sue contraddizione interne  ma questo per due anni non è avvenuto.  Berlusconi allora, a un certo punto, decise, con generale sorpresa,  di formare un partito unico di  cento destra: la sua proposta però non fu accettata da nessuno dei partiti della destra. Intanto lentamente nella sinistra si giungeva a una unificazione:si formava un nuovo partito denominato “Partito Democratico” che risultava dalla confluenza   fra  PDS  che discendeva dal Partito Comunista ma aveva abbandonato del tutto quella ideologia e la   Margherita   composta a sua volta  da varie  forze che invece provenivano dalla Democrazia Cristiana e da altre movimenti  anticomunisti. Il nuovo partito eleggeva, mediante delle primarie sul tipo americano,  a proprio segretario Walter Veltroni, già sindaco di Roma. Veltroni di fronte alle difficoltà del governo mostrò l'intenzione che, in seguito,  alle prossime elezioni il nuovo partito si sarebbe  presentato da solo rompendo cioè l’alleanza con la sinistra antagonista. In questo modo il quadro delle alleanze veniva  molto mutata   perche da sempre il governo di sinistra  si era invece basato proprio su quella alleanza   

 Improvvisamente però il Governo Prodi cadde non per tensioni con la sinistra antagonista come molti si aspettavano ma  per un fatto personale,  del tutto inatteso e imprevedibile. A seguito di una inchiesta della magistratura fu indagata di reato il presidente della Regione Campania,Sandra Lonardo, moglie del ministro della giustizia Clemente Mastella e con lei molti quadri del loro  partito l' UDEUR , piccola formazione politica , a base locale  di alcune zone della Campania. Mastella accusò la magistratura di perseguire fini politici e il governo di non difenderlo abbastanza e inopinatamente si ritiro dalla maggioranza  con il suo piccolo partito. La maggioranza entrò quindi in crisi e il Governo Prodi dovette dimettersi.

 A questo punto il Presidente della Repubblica, Napolitano cercò di salvare la legislatura. Veltroni propose un governo tecnico appoggiato da tutti i partiti per varare una riforma della legge elettorale che rendesse possibile una maggiore governabilità. Questa volta fu Berlusconi a rifiutare in quanto questa soluzione. nella prospettiva di vincere facilmente  in quanto appariva chiaro che la coalizione di Prodi non era in grado di governare e quindi necessariamente l’elettorato doveva orientarsi sul centro destra  Di fronte a una sconfitta, praticamente certa, Veltroni però riaffermò che avrebbe corso alle  elezioni con il solo Partito Democratico  rinunciando alla alleanza tradizionale con la sinistra alternativa. Prodi, come aveva d’altronde già annunciato, dichiarò che non si sarebbe più ricandidato e sarebbe in pratica uscito dalla vita politica attiva.

 A destra d’altra parte l’appello di Berlusconi a formare un partito unico che prima era stato rifiutato  è stato accettato da Alleanza Nazionale e dalla Lega (ma non dal partito di centro, UDC  di Casini)  

La  mossa di  Veltroni ha innescato tutto una rivoluzione del quadro politico italiano che risulta profondamente innovato di fronte a quello che si era presentato nelle elezioni degli ultimi 12 anni: non abbiano più due schieramenti che inglobano nel loro interno praticamente tutte o quasi le forze politiche  ma due partiti maggiori più omogenei e inoltre una serie di altre forze di sinistra, destra e centro.

 

QUADRO DEI PARTITI

 

IL POPOLO DELLA LIBERTA

 

Guidato da Berlusconi risulta dalla fusione di precedenti partiti : Forza Italia (il partito di Berlusconi)   Alleanza Nazionale ( guidato da Fini)  la Lega (di Bossi che mantiene pero una sua autonomia in quanto  forza locale ) e  altre forze varie forze minori . Considerando l’elettorato tradizionale dovrebbe  raggiungere la maggioranza conseguendo quindi con il premio di maggioranza connesso  la possibilità di governare

 I sondaggi lo danno in vincente al 45 % ; tuttavia il suo vantaggio   si è andato riducendo e il numero di elettori incerti è moto elevato

 

 

 

PARTITO DEMOCRATICO

 

Guidato da Veltroni è’ composto dalla fusione avvenuta con un lungo processo della PDS e della Margherita come abbiamo già visto. Adesso si sono aggiunte pero anche altre forze  fra cu i radicali  ( Pannella e Bonino)  che però sembrano molto inquieti e il Partito dei Valori (il movimento di Di Pietro) che conserva, pero, una sua autonomia. Vi sono quindi in esso forze di ispirazione molte diverse: post comuniste, cristiane laiche. In particolare appare  difficile un compromesso sui temi etici e della famiglia (unioni di fatto )  I sondaggi li danno al 37% ,perdenti, rispetto al Popolo della Libertà (  Berlusconi ) ma non si può del tutto escludere una loro  forte rimonta negli ultimi giorni  e quindi anche una sua vittoria

 

 

 

 Al di fuori di questi due partiti si presentano una serie di partiti minori : i maggiori partiti asseriscono però che il voto dato ad essi sarebbe  un voto inutile sia perche se non  raggiungessero il 4 % alla Camera    o l 8% al Senato  essi non entrerebbero  nemmeno in Parlamento e anche se vi entrassero non avrebbero nessuna funzione perché,  comunque, il premio di maggioranza darebbe a uno dei due partiti maggiori una maggioranza sufficiente per governare. autonomamente

Naturalmente i partiti minori rigettano questa impostazione  e sostengono di rappresentare comunque delle forze vive

 Vediamo i principali partiti minori

 

SINISTRA ARCOBALENO

 

Presenta come candidato presidente Bertinotti

Raccoglie forze varie , definite precedentemente della "sinistra  alternativa " in maggioranza ex comunisti: Rifondazione  Comunista, il Partito dei Comunisti Italiani , i fuoriusciti di sinistra  dal  PDS e forze varie di ispirazione ecologista: hanno rinunciato comunque al temine comunista   Secondo i sondaggi supereranno la soglia del 4% per essere rappresentati in Parlamento

 

 

 

UDC :UNIONE DEMOCRATICI CRISTIANI  e  DI CENTRO  

 

Guidati da Casini, si tratta di un gruppo proveniente dalla vecchia Democrazia  Cristiana: sono stati sempre alleati  di Berlusconi ma negli ultimi tempi  sono entrati in contrasto e quindi non hanno aderito  al nuovo partito  unitario  Si presentano come un partito di centro , non indicano  pero nessuna  intenzione di alleanza postelettorale

Dovrebbero riuscire a superare la soglia del 4%  ed essere quindi rappresentati in parlamento ma la cosa non è sicura

 

 

 ALTRI MINORI

 

Ve ne sono molti  in tutte le aeree

 

A SINISTRA: vi sono vari altri partiti  che invece non hanno rinunciato al nome  di comunisti che pero hanno un consenso estremamente limitato, certamente non in grado di raggiungere il 4% necessario per essere rappresentati : essi si presentano per testimoniare che comunque i sostenitori del comunismo esistono ancora

 

A DESTRA   vi sono poi alcune formazioni  che non hanno del tutto rinunciato a un legame ideale con il Fascismo : fra di essi spicca quella guidata   da STORACE    già esponente di Alleanza Nazionale 

Pure essi  presumibilmente non raggiungeranno la soglia minima per entrare in parlamento 

 

  Al centro vi sono pure  alcune formazioni fra cui spicca quella di Boselli che si proclama erede del socialismo italiano di Craxi ma che raccoglie consensi minimi (intorno a 0,5%)   

 

 UDEUR

Da notare che Mastella e il suo partito UDEUR che hanno fatto affondare il precedente governo non si presenteranno nemmeno alle elezioni  : ormai in rotta con il centro sinistra non sono stati nemmeno accolti dal centro destra : non avendo certamente la possibilità di superare la soglia del 4% hanno preferito   non presentarsi alle elezioni politiche  e si limiteranno ad essere presenti nelle elezioni locali in quelle zone limitate  dove hanno un seguito sufficiente

 

 

IN SINTESI

 

Poichè la legge elettorale assegna un premo di maggioranza al partito che ha il maggior numero di voti   in modo che possa raggiungere la maggioranza assoluta,  in pratica la competizione per la guida del governo   si limita ai  due partiti maggiori :

IL POPOLO DELLA LIBERTA, con presidente designato Berlusconi  che nei sondaggi è dato per vincente; per linea politica  può essere paragonato al Partito Repubblicano americano 

 IL PARTITO DEMOCRATICO con presidente designato Veltroni, sfavorito nei sondaggi tuttavia  potrebbe anche  vincere : può essere paragonato al Partito Democratico americano

 

 Per gli altri partiti minori: poiche  la legge elettorale stabilisce la soglia del 4% per essere rappresentati  in parlamento si prevede che  la SINISTRA ARCOBALENO (ex comunisti )  raggiungerà certamente questa soglia e forse anche il CDU di Casini   Il voto per gli altri partiti quindi avrà solo un  significato di testimonianza ma senza alcun risultato  pratico se non la dispersione dei  voti stessi.