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RAZZISMO IN ITALIA

 

Giovanni De Sio Cesari

 

Indice: COSA E' IL RAZZISMO -  LE RAZZE-  RAZZE PURE -MUTAMENTI STORICI -CONCLUSIONE

 

 COSA E' IL RAZZISMO

Per antica tradizione culturale  gli italiani sono poco inclini al razzismo, molto meno  di altri popoli occidentali . Ricordiamo ad esempio che anche nelle avventure coloniali cantavano “faccetta nera” con grande rammarico dei gerarchi fascisti: si inneggiava   alla liberazione dei negri ( che poi negri non erano ) in spirito di fratellanza e si sognavano amori  interraziali. Poi quando venne l ‘ora ancora più buia delle leggi razziali contro gli ebrei gli italiani di ogni tendenza politica e culturale (anche i fascisti) si prodigarono dovunque per  salvarli.  Eppure in Italia  come  un pò in tutto il mondo occidentale  negli ultimi anni è riapparso  l ‘allarme  razzismo che sembrava ormai  sepolto nel passato

 Ma bisogna intendersi cosa si intenda  per razzismo

La  quasi totalità di quelli che sono accusati di razzismo  si limitano a grossolane battute, come negli stadi, non hanno idea chiara di cosa si intende per razzismo. Molto raramente  si trova qualcuno che effettivamente lo sostenga con consapevolezza  di quello che  significa:  Il razzista  viene considerato uno stramboide,  non viene preso sul serio

Il razzismo non è l ovvia constatazione delle diversità culturali, delle diversità delle religioni /ateismo, degli interessi economici e politici, tutte cose che talvolta purtroppo generano conflitti anche devastanti
Il razzismo è la teoria che alla base delle differenze delle  culture  vi siano fattori genetici

Chiariamo che per cultura  si intende la mentalità prevalente e mai di tutti : l’appartenenza a una cultura ma non ci dice nulla su un singolo appartenente ma solo della media statistica
Esemplificando : In Italia prevale la cosi detta liberta sessuale ma non tutti sono ad essa favorevole (si pensi al mondo cattolico  ) , in Arabia prevale la cultura islamica ( anche fra non credenti) ma ci sono pure alcuni ostili all’islam fino al fanatismo

 Ciò che distingue il razzista quindi è che egli pensa che la  mentalità sia influenzata in modo significativo dalla ereditarietà genetica Se  ad esempio il figlio di un delinquente delinque  il razzista crede   che   ha ereditato geneticamente , il non razzista  che  deriva dall’educazione

Agli effetti pratici la differenza fra razzisti e non razzisti  potrebbe pure essere di scarsa importanza, solo teorica: siamo tutti d accordo che la mentalità dei congolesi è diversa da quella degli Svizzeri: che importanza può avere se essa è dovuta ai geni ereditari o alle vicende storiche Potrebbe ridursi a una questione fra esperti  
Allora perchè tanto allarme  contro i razzisti che sono insultati, dannati, criminalizzati e ognuno si sente in dovere di combatterli?  Il fatto è che il razzismo ha portato nel recente passato a tragedie spaventose. Quello rivolto contro gli ebrei ha portato alla Shoa, allo “spazio vitale” dei nazisti al proposito di sterminare o asservire i popoli slavi (la terribile guerra all est ) , quello contro i negri ha giustificato prima la schiavitù e poi la segregazione razziale ed emarginazione . Queste e altre tragedie si presentano alla mente del comune cittadino che sente quindi il dovere morale di opporsi
Io credo pero che dannare moralmente i razzisti finisce con il favorirli I pochi  razzisti in buona fede credono di avere trovato la verità e che per questo sono perseguitati da un oscuro complotto, dalle lobby dominanti e sciocchezze del genere come avviene analogamente per i cosiddetti negazionisti della Shoa . In realtà si tratta di teorie prive di ogni e qualsiasi base , contraddetti dalla più semplice conoscenza storica

L idea che si è italiano per fatti genetici è una fantasia di pochi stramboidi che non ha nessun riscontro nella quasi totalità degli italiani  Certo ognuno puo pensare quello che vuole pure che gli extraterrestri ci controllino telepaticamente

Nessuno mette in dubbio che caratteri somatici appariscenti ( colore della pelle) e meno appariscenti (gruppo sanguigno, resistenze a certe malattie,) variano da un luogo all’altro della terra: il razzismo consiste nella confusione che si fa fra eredita genetica ed eredita culturale. nella errata convinzione che la prima condizioni la seconda:

Spesso si dice che a parole nessun è razzista ma  nei fatti tutti sono razzisti  
 Si fa l esempio delle famiglie che non vorrebbero che la figlia sposasse un immigrato Questo è vero ma non perche questo fatto  sarebbe un attentato alla integrità della razza e simili sciocchezze ma perchè si ritiene,  a ragione o a torto, , che la diversità di mentalità renda il matrimonio più difficile come poi la esperienza dimostra Soprattutto gli immigrati sono dei poveracci con scarse prospettive Se per caso si trattasse di un ricco emiro  l’atteggiamento delle  famiglie sarebbe ben diverso. Si sa che le ragazze si infatuano facilmente ma i genitori fanno fuoco e fiamme se si mettono con un incapace, un perditempo, un drogato o un immigrato senza prospettive : il razzismo non c’entra niente
Lo stesso discorso vale per l’insofferenza ormai esplodente in Italia contro gli immigrati, come  è stato detto dei penultimi contro gli ultimi. Si vede nell’immigrato quello che ottiene sussidi, case, aiuti e lavoro che sono negati agli italiani, Il  fatto è che una società con tanti poveri e disoccupati e poor working non può accogliere masse di gente in cerca di lavoro. Ma pure qui nessuno pensa alla eredita genetica:  è una guerra fra poveri
In Italia  quasi nessuno  crede alla purezza della razza o che la commistione genetica sia la fine  di una etnia: sono idee che appartengono solo a infime minoranze che io definisco benevolmente di stramboidi ma che sono generalmente derisi, emarginati, considerati immorali e addirittura criminalizzati tanto che il termine stesso di razzista  diventa un insulto

 

LE RAZZE

Alle scuole elementari si insegnava che esistono i bianchi, i negri e i gialli; non è mica vero. Prescindiamo dal fatto che noi non siamo bianchi, i cinesi non sono gialli (ma che sciocchezza) e solo i neri sono neri. Esiste, in effetti, una specie di continuum in cui schematicamente e del tutto arbitrariamente possiamo distinguere le razze E come se dicessimo che esistono solo gli alti e i bassi: no, esistono di tutte le stature Per esempio sono neri non solo i negri africani ( sudanesi e bantu)  ma un po meno anche le stirpi dravidiche del’ India, gli abitanti della Melanesia , gli aborigeni australiani, i Nubiani sono scuri ma non tanto, gli svedesi più chiari dei siciliani, i malesi non sembrano ne cinesi ne europei ne negri, gli indiani d’America somigliano un pochino ai cinesi ma solo un pochino Si inventano razze come gli ebrei e gli arabi ma sono indistinguibili fisicamente da altri europei, abiti a parte.
A quanto si sa i nostri antenati erano neri: migrando in tutto il mondo si sono adattati all’ambiente assumendo alcuni caratteri particolari come avviene per tutte le specie viventi in una lotta dura per la vita: si dice selezione naturale Ma siamo tutti uomini e infatti siamo tutti interfecondi: la distinzione è solo culturale ed è molto importante: quelle fisiche sono marginali

Teniamo anche presenti i tempi storici e quelli biologici
I primi uomini uscirono dall’africa diciamo 100 mila anni fa Si sono spinti fino all’estremo nord, hanno riempito l’Europa, l’Asia e, attraversato lo stretto polare,  la Americhe fino all’estremo sud, hanno attraversato i mari e colonizzato tutte le isole dal pacifico , si sono spinti fino alla remota Australia In questi tempi hanno acquisito solo insignificanti differenza fisiche
Noi conosciamo e consideriamo di questa storia solo, diciamo,  un tre mila anni diciamo solo il 3 % . un tempo brevissimo I boscimani che si aggiravano  qualche secolo fa agivano grosso modo come i germani  che si aggiravano nelle foreste europee qualche millennio fa. In fondo le differenze culturali sono di ben poco tempo rispetto a quelle genetiche

Negli ultimi anni si sono sviluppate molte ricerche di carattere genetiche anche per i popoli e razze: questo è il secolo della biologia.
Il fatto che esistano o meno  dei caratteri genetici comuni, delle parentele genetiche fra questo o quel gruppo non implica nulla. Non ci dice affatto che la mescolanza delle razze sia preferibile o meno alla purezza : e dove si ricaverebbe una cosa del genere
Soprattutto non sono stati identificati dei geoma che predispongono all’islam , al cristianesimo o al buddismo, o che predispongano alla libertà, alla tolleranza o al fanatismo, oppure alla liberta sessuale o alla stretta regolamentazione di essa. La esperienza storica invece ci mostra, al di la di ogni dubbio, che questi caratteri si trovano tutti in tutti in popoli in tempi diversi : le parentele genetiche, anche se esistono, non implicano nulla sul piano culturale

Alcuni rilevano che nei test alcuni  popoli ( quelli piu progrediti)  raggiugono un quoziente intellettivo mediamente più di altri popoli  quelli  meno avanzati (soprattutto sui neri, si dice ) Questo è vero ma  il significato dei  test è universalmente riconosciuto da oltre 50 anni Non misurano la intelligenza ma certe capacita: quelle che noi elaboriamo misurane le capacita necessaria nella istruzione superiore dell’Occidente Per questo nei nostri paesi c’è differenza fra quelli che provengono da ambienti culturalmente elevati e da quelli carenti. Ovviamente i boscimani riescono molto male nei test pensati per europei istruiti: ma gli europei istruiti morirebbero subito nel Kalahari, Se si elaborassero test utili per sopravvivere nel Kalahari i boscimani riuscirebbero molto meglio degli europei istruiti . Io so risolvere difficili equazioni ma non saprei trovare l ‘acqua nel Kalahari nemmeno se l’avessi a pochi metri. Non sono più o meno  intelligente dei boscimani: ho solo capacita diverse
Anche nelle scuole non si parla più di intelligenza ma di risorse scolastiche, nelle università di inclinazioni accademiche

Nessuno dubita che un negro ha  la pelle nera a differenza di un italiano che la ha bianca Quello che invece quasi tutti giustamente dicono è che questa differenza è solo marginale, non implica di per se nessuna conseguenza culturale: Balotelli è un padano di cultura anche se ha la pelle nera

 

RAZZE PURE

Razze pure non ne esistono; ne favoleggiava Hitler  parlando della purezza della razza germanica ( la belva bionda . a volte si diceva) ma lui stesso non aveva quei caratteri.

Ad esempio: noi diciamo  arabi quelli che parlano  arabo: in realtà dall’Arabia si mossero eserciti che in quei tempi erano formati da poche migliaia di uomini che conquistarono il M . O  Si mescolarono con i residenti che erano Assiri, Egizi, Fenici, Greci, Romani ( italici) ,  Vandali e tanti altri  Si è arabo  quindi  perchè si condivide una lingua e una cultura non perchè si è geneticamente arabo  Gli antichi  germani ci appaiono come un popolo puro non mescolato semplicemente perchè, essendo essi barbari, non ci hanno tramandato  le vicende che portarono alla loro  formazione  Sappiamo pero che in tempi storici  furono mescolati con Celti, slavi, romani (mediterranei), anche con i mongoli (unni, avari ungari )  che arrivavano dalle steppe asiatiche 

  La cultura della Germania deriva  da quella romana: fino al 1700 il latino era la  lingua colta della Germania ( Kant scrisse in tedesco ma solo le opere della maturità, quelle giovanili in latino ) Spesso tedeschi e inglesi si sono posti come i veri eredi dei  latini e greci molto più che italiani e greci moderni E con ragione

Consideriamo poi che i nostri progenitori furono  una  mescolanza di italici, Etruschi Greci e altri ancora, a cui si aggiunsero poi gente da ogni parte portati come schiavi (Spartaco era un trace) e come liberi immigrati ( fra cui Pietro e Paolo) Tutti questi furono i romani (Roma fecit urbem orbem cioè trasformò il mondo intero in Roma) Quando i barbari travolsero l impero, i Romani da dominatori del mondo divennero i servi della gleba ( un volgo disperso che nome non ha , diceva Manzoni) Ma poi si ebbe il risveglio dell’anno mille e le grandi cattedrali e poi nel Rinascimento gli italiani ebbero un primato di civiltà ma nel 600 la decadenza che dura tuttora.

 E chiaro che sarebbe una assoluta sciocchezza dire che il mescolamento di popoli diversi sia un male ( i romani lo erano) o che la costanza del patrimonio genetico (dall’alto medio evo ad oggi quasi inalterato) abbia una qualche rilevanza nel sorgere e tramontare delle civiltà

Se volessimo indicare una capitale degli USA e del mondo pensiamo a New York; chi sono gli abitanti : solo per il 2% discendono da i coloni inglesi : tutti gli altri da altri europei, , da negri africani, da ladinos (cioe amerindi ) da asiatici ( vedi https://it.wikipedia.org/wiki/New_York
Dire quindi che la mescolanza razziale porta alla decadenza è una evidente sciocchezza. Potremmo continuare a lungo : troveremo sempre che il razzismo è sempre una evidente sciocchezza ma non lo sono le differenze culturali religiose economiche ecc

 

 

MUTAMENTI STORICI

Dal punto di vista della  esperienza storica  è facile notare che i fondamenti del razzismo sono delle assolute sciocchezze che non reggono e a un esame generale delle umane vicende  Per questo il razzismo è quasi sparito, non le tensioni fra popoli e culture, che è altra cosa 

Noi ora vediamo masse di arabi che vorrebbero immigrare nei paesi germanici , come nella terra sognata. Tremila anni fa i loro progenitori ( Hittiti, Assiri Egizi Fenici ) avevano creato magnifiche civiltà mentre i progenitori degli attuali tedeschi vagavano nelle foreste . Basta questo a mostrare come una presunta influenza  genetica è una assoluta sciocchezza

Se consideriamo i popoli della America latina vediamo che in alcune zone sono costituiti geneticamente di amerindi con scarso apporto europeo (Messico). in altri di mescolanza fra bianchi e neri ( Brasile,) in altri ancora ( Argentina ) solo quasi da europei. Ma sono considerati tutti della stessa cultura ; sarebbe una sciocchezza assoluta pensare che le differenze genetiche abbiano una qualche importanza
Se andiamo un po piu a nord troviamo gli USA il grande paese, leader del mondo che è un insieme di migranti da tutto il mondo
Se i fattori genetici avessero  una influenza noi italiani poiche da duemila anni siamo una isola genetica  dovremmo avere sempre la stessa mentalità cosi come abbiamo gli stessi tratti somatici Ma non è vero : la nostra mentalità  è cambiata profondamente soprattutto poi in un brevissimo spazio di tempo dal 68.  Non è vero che la cultura italiana sia una amalgama di culture diverse avvenuta in tempi remoti, come diceva il manifesto della razza  al tempo del fascismo  La nostra mentalità è cambiata tanto dai tempi dei romani, dal medioevo dal Rinascimento e cosi via poi in modo davvero radicale negli ultimi 50 anni. Avere schiavi per i romani era un vanto, innalzare roghi per gli eretici era molto popolare fino al 1600 , appena 50 anni fa il requisito della verginità era essenziale per le spose
Dal punto di vista genetico i romani ( gli italici) erano mescolanza di tanti popoli di cui di alcuni non sappiamo quasi niente ( veneti, liguri). Ora quei geni con il tempo non è che si sono persi o unificati come avviene per i fatti culturali: sono sempre in noi che quindi geneticamente siamo un popolo misto come tutti i popoli Il fatto che da molti secoli non ci sia stato altro  apporto genetico significativo , una isola genetica, ci dimostra quindi che questo non c’entra nulla con la unita della nostra cultura : che  la cultura cioe NON si trasmette geneticamente

Se i fattori ereditari avessero importanza noi e gli arabi ( che arabi non sono) dovremmo avere civiltà sempre diverse nello stesso senso : ma non è vero,

Noi troviamo repulsioni verso le guerre religiose del M O ma nel cristianesimo le lotti interne sono state enormemente più feroci che nel mondo mussulmano: dalle dispute cristologiche , alle lotte per la iconoclastia, alle eresie medioevali, alla tragedia finale del Seicento. La liberta religiosa è nata proprio come reazione a quella orrenda vicenda La situazione si è ribaltata nei secoli a dimostrazione ancora una volta che sarebbe una assoluta sciocchezza attribuire il fanatismo religioso a qualche fattore genetico

Se cambia la mentalità  ma i geni restano gli stessi vuol dire che non c ‘è relazione  fra essi

 

 

CONCLUSIONE


Non esiste nessun elemento per dire che un certo patrimonio genetico determini una cultura anzi, il fatto che essa varia enormemente da una epoca all’altra in una stessa etnia (popolo, razza) dimostra il contrario

Per capire le vicende del mondo dobbiamo tener presente che sono  esistite ed esistono ancora varie società secondo il modo di procurarsi da vivere- Un primo stadio è quello dei raccoglitori, poi segue ortocultura e pastorizia ( nomadismo) poi le società agricole, infine quella industriale
Noi parliamo di civiltà a partire   dalle società agricola Questa si affermò prima nel M O e in seguito in Europa, India, Cina ( Platone, Budda e Confucio sono quasi contemporanei) Delle quattro civiltà agricole principali (Cina, India, Medio Oriente (islamica) ed europea ) mediamente ( e solo mediamente) noi siamo stati nel passato gli ultimi e la Cina la prima. Marco Polo non fu creduto perchè parlava di cose troppo meravigliose per un europeo ( il suo libro fu detto infatti Il milione ) Poi a un certo punto per motivi vari ma certamente non genetici gli occidentali sono entrati nella società industriale e allora hanno conquistato tutto il mondo (colonialismo) con irrisoria facilita Ma man mano che altri popoli entrano nell’era industriale il primato viene meno Fra i primi furono i Giapponesi che divennero da colonizzati, colonizzatori ( come gli altri paesi  industrializzati ) : ora la Cina e le altre tigri asiatiche fanno progressi spettacolari
Fra qualche secolo del primato europeo resterà ben poco, presumibilmente.
Consideriamo pero che i sub sahariani fino al secolo scorso non erano nemmeno entrati nella  società agricole (solo orto colture e pastorizia se non addirittura raccoglitori ) Per questo non hanno creato stati e civiltà e culture superiori perchè queste cose avvengono solo nell’era agricola ( anche in Europa, Cina india ecc ) Stentano ovviamente ad entrare nelle civiltà
industriale ma un giorno quando che sia potrebbero essere anche all avanguardia come è avvenuto per i discendenti dei barbari germani