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CRISIS  EUROPEAN COMMISSION --ITALY

 

 

 

 

Euro zone worried Italy's deficit-boosting

budget plan could revive crisis

 

 

 

 

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Finanziaria 2018 : rivoluzione o catastrofe

 

Giovanni De Sio Cesari

 

 

Nel momento in cui si è formato il governo  si è cominciato a pensare, temere o sperare che l Italia potesse uscire dalla area dell’euro.

Il Presidente della Repubblica ha praticamente condizionato il conferimento del mandato  all’assicurazione che il governo non avesse nella sua agenda qualcosa del genere. Si è arrivati allo scontro frontale quando il presidente Mattarella  ha rifiutato la nomina al ministero dell’economia dell’ economista  Savona per una sua  vera o presunta inclinazione a uscire dall euro  e per la quale evenienza aveva preparato un famigerato piano B

Si è arrivati al punto mai visto nella nostra storia ( e penso di tutte le democrazie) in cui il presidente diede l’incarico  a Cottarelli  un economista  fuori dei partit,   pure  essendo presente  in parlamento una chiara maggioranza  politica. In extremis il contrasto si è ricomposto sulla assicurazione che il governo non avesse alcuna intenzione di uscire dall euro e i  ministeri economici sono stati assegnati a economisti  che non fossero espressioni dei partiti al govern.: A sottolineare il compromesso Savona ha avuto anche un incarico ma piu  defilato.

I partiti  al governo hanno escluso quindi ogni intenzione di uscire dall’euro  ma non sempre con la necessaria risolutezza e nettezza:  restano esponenti,  della Lega soprattutto, che continuano a perlare della uscita  almeno  come ultima possibilità

Qualuno pensa allora che alla fine  il disegno più o meno nascosto sia proprio quello di uscire dall euro

 Il problema  esiste realmente e discende dal programma stesso  del governo    

Esso è stato racchiuso  in un cosidetto contratto fra Lega e M5S nel quale sono stati sommati  e non sintetizzati  le promesse elettorali  fatte dai due partiti . In particolare una flat tax ( a imitazione di  Trump) per la Lega e per M5S  un cosiddetto reddito di cittadinanza , in effetti un sussidio generalizzato per i disoccupati  come avviene d’altronde in tutti i paesi europei ,Iinoltre una riforma della legge Fornero riguardante l eta pensionabile e altre costose provvidenze ancora.  Gli economisti  hanno calcolato che per attuare tali provvedimenti   sarebbero occorsi   almeno 80 miliardi che non possono essere  trovato se non in disavanzo ( come  ha fatto Trump)  ma questo, a prescidndere dalla opportunita e dalla  reale possibilità,  non puo essere compatibile con la  permanenza nell euro che comporta stretti vincoli di bilancio

 

La dilemma  quindi al di la delle chiacchiere propagandistiche  è questo: o si attua il programma  o si resta nell‘euro: non si possono fare tutte e due le cose   La lega e M5S quindi potrebbero avere la tentazione di uscire dall’euro per non rimangiarsi nei fatti tutte le promesse mirabolanti e incaute che hanno  fatto in campagna elettorale  e andare presumibilmente incontro  a una disfatta elettorale

 

Si è arrivati alla prima  finaziaria dapprovato dal governo (legge di stabilita) che vale per i tre anni successivi  che prevede la possibilita  di sforamento della pareggio del bilancio  Secondo gli accordi   con la UE essa avrebbe dovuta  essere contenuta nel 0.9% : tuttavia come sempre nel passato, la commissione UE era disposta ad arrivare al 1,6, o 1,8 ; Il governo invece ha deciso di arrivare al 2,4 

Nel dare la notzia Di Maio si è affacciato a un balcone a una folla festante  annunciando che avevano f che aveva vinto  che la finanziaria era una rivoluzioe storica  fino ad affermare che la miseria in Italia era  sttaa abolita  

La opposizioni  invece hanno  affermato che si trattava invece per  di una catastrofe e non diuna  rivoluzione, che cosi l Italia sarebbe  andata incontro allo sfascio fino al default 

 Tutti quindi.  catastrofisti e rivoluzionari, parlano di una svolta storica in negativo o in positivo

 Ma vedendo  i fatti, al di la delle propagande,  non  appare nessuna svolta storica. Siamo sempre   nell ordine dello zero  punto qualcosa  strappato,  come sempre nel passato,  e i pochi soldi per avviare (solo avviare) un sussidio per disoccupati (come  esiste  in tutta Europa)  e una alleggerimento   di  tasse a qualcuno . Se si pensa  che per la flat tax, di fronte ai 50 miliardi calcolati dagli economisti è  prevista solo una cifra  intorno a un miliardo. in proporzione solo il 2% della somma occorrente

Pare che la finanziaria approvata delel due  possibilita realizzi quella della permanenza nell euro: sforare  dello zero virgola qualcosa  non permettera certo di realizzare il famoso contratto In fondo facendo delle  debite proporzioni e come una famiglia che spende 1000 euro al mese   comprasse un pacchetto e mezzo di sigarette in piu: non è per questo che salteranno i conti

 

Alla  prova dei fatti il governo ha scelto  la  UE prendendo misure simili  a quelle  che avrebbe preso Renzi ( che parlava di  2,9 ): diminuzione di qualche tassa,  sussidi ai disoccupati

Non si sa  che succederà in seguito: ma per il momento, i tre miliardi in piu , anche i 6 preventivati nel prossimo anno sono solo poca cosa  che non faranno uscire dall’euro cosa che si sarebbe  verificato se effettivamente il governo si fosse attenuto al contratto.  Non si ha  motivo di  credere che in seguito ribalterà questa scelta

Piu  probabile  che  come  ha fatto Tsipras. dirà in seguito che è tutta colpa della UE e dell euro senza uscirne. pero   

 

Nello stesso tempo   l ‘europeista  Macron fa piu o meno la stessa cosa  dei populisti sforando i limiti di bilancio,  promettendo   qualche sussidio in piu e qualche tassa di meno   Certo la Francia ha meno debiti dell Italia  ma il trend non cambia: anche per i migranti in verità   

   D altra parte i mercati finanziari sono imprevedibili e senza altro vi è un pericolo da non sottovalutare  

Essi per il momento paiono moderati, non ci sono grandi cambiamenti nello spread (almeno per il momento, poi cho sa  )

Per quanto riguarda lo spread il problema praticamente irrisolvibile è se e  quanta parte del suo aumento sia dovuto al governo e quanta invece  ci sarebbe  stato con Renzi (che piu o meno avrebbe fatto  la stesse cose) e quanto è dovuto  a fattori oggettivi di mancata crescita. e di minor intervento della BCE. anche della  prossima fine del mandato di  Draghi  

Lo scontro con la UE  è molto forte è ma essa ha connotazione piu politica che tecnica  economica . Chiaramente  in tutta Europa e in tutto l Occidente vi è scontro politico fra i partiti diciamo tradizionali e quelli cosiddetti populisti: è del tutto evidente che la Commissione Ue e tutti gli altri organi della Ue sono per i primi e abborrono i secondi

D’altra parte lo scontro ha scarsi effetti concreti:  non si vede come si potrebbe cacciare l italia ‘euro  , ne quale interesse avrebbero gli altri stati, considerando  che esso potrebbe portare anche  alla fine dell euro stesso . Solo una catastrofe  finanziaria   costringerebbe  l Italia a uscire dall euro E vero che la Grecia è restata  nelle euro pure in bancarotta: ma questo è avvenuto per usufruire di enormi somme  erogate praticamente a fondo perduto, cosa che per  l’Italia sarebbe impossibile- Quello che può essere invece pericoloso per l’ltalia è che il contrasto  possa acuire la diffidenza degli investitori verso il debito italiano,  cosi come avviene per  giudizi delle famose agenzie di rating  Ma una crisi italiana è  cosa che nessun  paese della UE si augura e quindi  i toni prima o dopo debbono aabbassarsi   

 

 Sul piano interno italiano  lo scontro con la UE accresce la popolarità del  governo, certamente. Tuttavia sforare  per 2,4 non permetterà  certo di realizzare il contratto e quindi gli elettori resteranno delusi  La popolarità  che sale di colpo poi puo crollare di colpo Ricordiamo per esempio Monti  che raggiunse una popolarità che gli fece credere di battere ambedue i poli e invece spari dalla scena politica