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SETTEFRATI  IN FESTA 

 

 

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IL BANDITORE FU

 

Tra gli antichi mestieri uno dei piu` pittoreschi  nei piccoli paesi era il banditore. Questo caratteristico personaggio girava per le vie del paese, oppure si fermava  in punti particolari dove si radunavano gente e ad alta voce, scandendo le parole, avvertiva tutti sulle ultime leggi e notizie zie rilasciate dall’Amministrazione. Se arrivava un venditore ambulante,

cittadini o forestieri che tenevano comizi in piazza era il banditore che informava il popolo. Il telefono non lo aveva nessuno e il telefonino non era stato ancora inventato.

Il piu`veloce ed efficace mezzo di informazione era il banditore.   

Il nostro banditore lo chiamavano Fu', era un soprannome che teneva da sempre e nessuno piu' ricordava il suo vero nome. Fu' era un ometto arzillo, lo ricordo sempre vestito di nero’ un po’ curvo sotto il peso della eta` avanzata.

Abitava solo in una  grande vecchia casa, con cortile  e giardino.

Si vedeva che era stata una casa signorile a suo tempo,  ora  in rovina. 

Fu` ci viveva da re.

Quando Fu' doveva dare il bando metteva il berretto ufficiale del banditore. Era un berretto nero con falda e sopra  un disegno in fili d’oro. Era vecchio il berretto era logoro non aveva piu' forma e la fodera era ridotta a brandelli.  Ma lui lo indossava come se fosse il cappello di un gran condottiero. L'inverno portava una grande cappa a ruota. Quando se la avvolgeva attorno e metteva il berretto si vedeva solo il viso con due occhietti lucidi.

Appena arrivava in paese un venditore ambulante, Fu' arrivava in piazza, seguito da una fila ragazzi. Ispezionava la merce messa in vendita e se tutto era di sua soddisfazione solo allora andava per le strade del paese ad elogiare i  prodotti e proclamava articoli di qualita'."Avvertenz  attenzion" gridava . Aveva con se una trombetta legata a una cordicella intrecciata color d'oro. La suonava forte e a testa alta ed era come se guidasse la marcia  dei trombettieri.  

Appena sentivano la tromba le massaie si affacciavano alle finestre uscivano fuori o si smettevano  di camminare, per prestare attenzione. Poi in fretta con lo zinale ripiegato e legato alla cinta con i pizzi a mo`di sacca andavano a fare le compere che Fu` aveva tanto lodato. Compiuto il suo compito Fu` ritornava a casa per accudire alle sue faccende giornaliere.

Un giorno alcuni ragazzacci gli rubarono la tromba. Lui si rinchiuse in casa e rifiuto` di dare il bando finche non fu ritrovata e restituita. Poi un giorno anche il vecchio banditore  Fu` se ne ando` lassu`dove lo accolsero gli angeli con le trombe nuove e lucenti e suonavano melodie paradisiache. Lui sorrideva ed alzava la mano con la sua tromba in trionfale saluto.  Solo allora durante i funerali venni a sapere che il suo vero nome era Vincenzo. La gente del paese venne in gran numero in corteo ad accompagnare Vincenzo al suo riposo eterno.

Riposa in pace Fu` Banditore