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SETTEFRATI  IN FESTA 

 

 

LA CONCLUSIONE DELLA FESTA

 

La facciata della chiesa delle Grazie e` tutta buia. Ad un tratto si illumina e sotto l’arco appare la statua sotto la famosa e bellissima cascata di luci come fiammelle che si spengono al suolo. I colori delle luci cambiano di contino , su l’arco appare l’insegna VIVA MARIA. E cosi tra suoni, canti e magnifici fuochi pirotecnici la processione arriva alla piazza. Sulle scale della chiesa sosta e la statua viene voltata verso il popolo. Anche la banda smette di suonare, mentre lo spettacolo pirotecnico continua la splendida manifestazione con cascate che si aprono come ombrelli luccicanti di vivi colori e svariate forme. Gli esperti pirotecnici lanciano  la manifestazione da tre diversi lati circondando la chiesa e la piazza, tutto ad onore della Madonna che rientra da Canneto. La leggenda dice che ai tempi del brigantaggio il famoso Fra Diavolo si nascondeva nelle nostre montagne e da lassu` sparava raffiche d fucile quando passava la processione come devoto saluto alla Vergine. Dalle scale, dopo lo spettacolo il Vescovo ed il parroco terminano il rito con la benedizione . La Madonna rientra in chiesa dove rimarra’ esposta per una settimana. Intanto la banda riprende posto sul palcoscenico e si esibira` fino a mezza notte. Il paese ancora brulica di gente, l’aria e` piuttosto fresca, spira il venticello montano. La musica continua a suonare e tra una classica composizione e l’altra si sente il vocione del venditore di noccioline “ comperate! ,sono calle calle”. Mi avvio verso il colle dove si e` radunata tanta gente a guardare la sfilata delle macchine che discende da Canneto e tornano verso i loro paesi. La sfilata durera` a lungo tanto sono le machine che discendono e si avviano verso il bivio.

E`quasi mezzanotte ora, l’orchestra suona il medley finale. Per ultimo l’Inno Nazionale. La gente batte le mani a lungo e richiedono il bis. Il bis viene concesso. Alla fine il classico” tra veglia e sonno” mentre i bandisti si avviano verso la corriera che li aspetta per riportarli al loro paese. La gente li segue battendo le mani. Altri si limitano a seguirli con lo sguardo dal parapetto e muretto della piazza. I bandisti salgono nella corriera uno la volta e cosi uno per uno smette di suonare fino all’ultimo che arriva. Tutto piu` quieto ora, gli archi di illuminazione che hanno splendidamente illuminato il paese ora si spengono  uno la volta facendo piombare il paese in una strana semioscurita`. Restano solo le fievoli luci dei lampioni. Scende il silenzio, la piazza e` quasi vuota, Anche le luci si spengono. l’orologio che prima nessuno aveva sentito suonare per via del frastuono e le celebrazioni ora rintocca nel silenzio e sembra un frastuono. Suona un ora seguito da due altri suoni particolari. Sono la una e mezza. Il paese ora sembra triste nell’ inquietante permeare del silenzio.

Cosi si conclude la grande “ festa della Madonna di Canneto” resa famosa all’infuori di Settefrati dai paesani emigrati fino ai più remoti angoli del mondo.