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 RICORDI   

ANTICHI MESTIERI

                  

Cinquanta, cento anni fa gli ambulanti di mestiere giravano ancora per le vie dei borghi, offrendo a domicilio i loro servigi fatti di poco e di tanta umiltà. Scendevano dalle vallate, abbandonando le case e le famiglie spinti dal bisogno dalla speranza di qualche guadagno che li riscattasse almeno un poco dall'incombente miseria.
V
enivano nei paesi piu' a valle   a cercare un lavoro per  guadagnare un po' per sfamare le numerose famiglie. Li chiamavano i montanari.
Solo che i borghi  dove venivano a fare lavoro a domicilio erano quasi sempre nelle stesse precarie, misere condizioni.
Se la gente si avvaleva dei loro servizi,ed erano pochi, spesso pagavano non con moneta ma con prodotti  che avevano in casa ricavati dal lavoro del terreno e bestiame come l'olio, il formaggio,il grano e tanto altro. Ogni prodotto aveva un suo valore.
Per esempio l'olio aveva piu' valore del formaggio. I servizi si pagavano a seconda della specializzazione. Il “seggiolaio” era considerato un artigiano e veniva pagato meglio dell'ombrellaio e cosi via. Il “seggiolaio” riparava infatti  le sedie seguendo un particolare disegno della impagliatura originale. mentre l’ombrellaio no.

Ricordo anche il “piattaro” che riparava i piatti rotti.:faceva due buchi col trapano ai cocci, poi li legava insieme con un filo di ferro. che spesso si arrugginiva con l’uso.

Odiavo quei piatti e quando li lavavo dopo il pranzo “incidentalmente” si rompevano di nuovo rendendoli irreparabili. Mi prendevo un rimprovero ma almeno il piatto non c’era piu`E lo “ombrellaro” ricordo anche lui: camminava le vie del paese con alcuni vecchi ombrelli a tracollo e usava le parti per riparare qualche ombrello anche piu`vecchio dei suoi.

 Il cenciaiolo veniva con il carretto a raccoglire stracci . A quel tempo non si era ancora coniata la parola “riciclare” ma tutti riciclavano tutto I cenci che raccoglievano,prima ne sceglievano i meno "cenciosi" li ricucivano insieme e ricavavano indumenti multicolori. Il resto venivano vendute alle ditte di stoffe appunto per riciclare .

 

Anche i miei vestiti e quelli di tutte le ragazze in crescita erano sempre di due colori. Si prendeva una striscia di stoffa. si mettevano le giunte ai vestiti  dove era necessario. Per la lunghezza la giuntura alla fine del vestito era sempre una striscia arricciata. Devo dire che la sarta del paese faceva miracoli con le giunture. Abbinava colori che stavano benissimo insieme e il  vestito sembrava disegnato apposta cosi.

Con mia gran sorpresa alcuni anni fa`usci una moda di vestiti che sembravano una replica di quei nostri. Erano di una gamma di colori con giunture e toppe di colori  a fiori a strisce e a quadretti. Non erano belli come i nostri comunque. I nostri erano fatti solo per noi e non prodotti in serie

Erano i tempi del dopoguerra quando era tutto da “ arranciarsi”

legati al sentimento di un tempo vissuto e passato per sempre.

 

 

Delia Socci Skidmore