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RACCONTI AMERICANI 

 

Torneo di  bocce

 

Domenica  i settefratesi di Stamford hanno organizzato una gara di bocce a coppie miste.

In programma anche il pranzo  preparato con maestria dal nostro cuoco in residence: Gianni Antonelli assistito da Giovanni Tamburro. L’orario della gara era stata stabilito per le 10,30. Era una giornata particolarmente ventosa con raffiche di vento abbastanza intense. Il vento cosi forte metteva in dubbio lo svolgimento della gara.

Io sono arrivata tra le prime, al Club c’era solo Gianni in cucina che preparava il pranzo. Poco dopo e`arrivato anche Gianni (tanti Gianni) Frattaroli col  leaf blower e si e`messo subito a spazzare i due campi di bocce. Intanto si avvicinava l’ora di cominciare e i giocatori arrivavano. Ogni tanto andavano fuori a controllare ma il vento ancora soffiava forte. Comunque si decise che il torneo  si faceva. Dominick Musilli s’impegno’ a formare le squadre  di quattro giocatori l’una. Tirava i nomi a sorteggio,i primi quattro nomi formavano una squadra il secondo gruppo un altra e cosi via. Noi tutti attorno a lui ascoltavamo ansiosi quale dei nostri nomi veniva sorteggiato e con chi eravamo accoppiati. Ebbe un bel da fare Dominick doveva organizzare ben 17 squadre. Il mio nome fu l’ultimo nel sorteggio. Eravamo tre donne e un uomo. Con le altre due donne Anna e Lina avevo giocato spesso e sapevo che erano bravissime. L’uomo,Giovanni,aveva la reputazione di essere invincibile. Mi sentii sicura, eravamo una squadra forte e la vittoria era sicura. Ora tutti pronti per giocare Dominck ci spiego`i regolamenti: tiro di boccia,linea di lancio, rimbalzo, lancio del pallino ecc. ecc..Tutti ascoltavano ma nessuno faceva attenzione. Le prime quattro squadre si misero in linea di gioco.

La mia squadra  fu la prima selezionata. Giocammo contro un altra squadra  di tre uomini e una donna. Per via del vento  uomini e donne giocavano con berretti e copricapo colorati.

Io fui la prima a tirare il pallino, poi la boccia, la tirai bene fini’ proprio di fronte appiccicata al pallino. Ero sicura di avevo segnato un bel punto per la mia squadra. Poi tiro` il giovane Dominick, tiro` con tanta forza , colpi la mia boccia  e la sposto` di circa un metro dal pallino. Il punto che credevo di aver  assicurato svani. La partita continuo’. Quando le bocce dell’una e l’altra squadra sembravano alla stessa distanza dal pallino si misuravano le distanze per vedere quale aveva segnato il  punto. Misurare e`una cosa seria. I giocatori si curvavano a scrutare  attentamente  chi misurava.

Quasi sempre era una frazione di centimetro che separava il punto o non punto. Ma sembrava  che andava sempre a favore dell’altra squadra e protestai. Mi dissero che possibilmente il vento aveva spostato il pallino. Ma lo spostava sempre a nostro scapito? Dovevo fare attenzione. Purtroppo tutti i punti che segnavamo, l’altra squadra ne segnava di piu`. Il primo round fini`e perdemmo la partita. Il secondo round stava andando meglio per noi. Segnavamo punti meglio di prima. Eravamo arrivati quasi al termine della partita ed eravamo in vantaggio Ci mancava solo un punto e avremmo vinto. Ormai eravamo sicuri della vittoria. Tirammo di nuovo le bocce, le rosse e le nere, erano finite tutte arruolate vicino al pallino,uno schieramento pericoloso per l’una  e l’altra squadra.

Era il turno della mia partener che tirava dall’altro lato del campo. Le feci segno di tirare piano, fare attenzione, non cercare di segnare il punto avrebbe rischiato di allontanare le nostre bocce dal pallino e dare punti all’altra squadra. 

 Lina tiro’come se io non avessi detto niente. La boccia rimbalzo`ai lati del campo e come un fulmine , ando` a sbattere  alle bocce ferme vicino al pallino. Allontano’le nostre mentre le nere rimasero intatte. Segno` 3 punti per l’altra squadra -0 per noi. Inutile dire niente ormai avevamo perduta la seconda partita. Siamo stati eliminati al primo round. Il torneo continuo` ancora per qualche ora. Ora, da giocatori a spettatori, noi seguivamo tutte le partite. Man mano che una squadra veniva eliminata puntavano a noi e dicevano con contentezza “ pero` voi siete stati eliminati al principio”. Non c’e compassione per chi  era stato eliminato al primo round. Vinse il torneo la squadra con 4 consecutive vincite. Complimenti  a Frances, Adelaine, Alberto e Joe.

 

 Delia Socci Skidmore