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A SETTEFRATI , UN TEMPO .....

 

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  DOMENICA DELLE PALME


La Domenica delle Palme chiudeva la lunga quaresima e iniziava
la Settimana Santa

Era una festa che si celebrava in grande solennita' e nel rispetto delle tradizioni.
 Il mattino della Domenica della Palme le campane del paese suonavano a distesa e il suono si diffondeva nella valle. I contadini  salivano dalla valle al paese con palme d’ulivo intrecciate a ghirlandine e adornate con mazzettini di fiori. La gente si alzava di buon ora  per preparare e decorare le  palme e i  ramoscelli di ulivo per farli benedire e dividere o scambiarseli con amici e parenti.
 I piu' bei ramoscelli decorati li portavano in chiesa le ragazze della campagna. Seguivano una lunga e elaborata tradizione per decorare il semplice ramo d'ulivo. Le foglioline potevano essere arricciate e arricchite di nastrini lucenti e mazzolini di fiori. Al tempo delle Palme le viole sono tutte fiorite e le ragazze ne facevano mazzolini e li legavano ai ramoscelli. Erano  molto belli con colori contrastanti. Li portavano in mano con le braccia  alzate e non so se per far vedere meglio il loro buon lavoro oppure offrirle al Signore.
 A quei tempi le donne vestivano i tradizionali costumi ciociari:la lunga gonna,la camicia bianca ricamata. sopra la camicia vestivano la "scolla". che  era un nastro di seta da dove pendeva un finissimo merletto. Veniva indossato sopra le spalle da formare un elegante piccolo scialle .Intorno al collo una lunga collana di corallo. in testa il fazzoletto ripiegato sotto le lunghe trecce.

I giorni di festa le ragazze non portavano la lunga gonna con lo zinale nero e le cioce come le madri prima di loro, ora vestivano bei vestitini di moda. Le gonne erano ampie e le camicette ricamate e ornate di merletti. Un mazzolino di fiori di colori delicati adornava la scollatura della camicetta.,non si sa se per coprire la scollatura un po` profonda o per attirare attenzione a quel punto laddove la camicetta era piu` attillata. Spesso si adornavano anche I lunghi capelli con fiori di colore delicato in contrasto con le chiome corvine. Anche le palme erano ornate di  violette che coglievano appena

Dovevano camminare parecchio dalla campagna al paese per andare a
messa, attraverso sentieri rocciosi, fangosi e pieni di rovi. Per non consumare le scarpe nuove camminavano scalze, poi mettevano le scarpe poco prima di entrare in chiesa. Erano veramente belle. I giovani si schieravano lungo la loggia della chiesa per osservarle quando arrivavano.

Dopo la Messa la gente si scambiavano le palme come simbolo d'amicizia e tradizionalmente le nuore offrivano la Palma alla suocera come un segno di umilta' e promessa di mantenere la pace in famiglia.

I contadini piantavano un ramoscello benedetto sperando in un fecondo raccolto.
Le Palme si conservavano per un anno Poi venivano bruciate e la cenere  sparsa nel focolaio..
Ma il piu`strano uso del ramoscello benedetto  l’ho visto in casa di una brava e pia famiglia tanto tempo fa. Quando visitavo vedevo attaccato al muro un calendario multicolore scritto in inglese. Sopra al calendario vi era posto un ramoscello d’ulivo che copriva le date e le immagini. Le pagine venivano voltate regolarmente ogni mese ma il ramo copriva tutto. Sono stata sempre curiosa e un giorno mi misi a guardare il calendario e sollevai il ramoscello per vedere la data. La padrona di casa si agito` e mi sgrido`e disse “no rimetti copri il calendario” ma troppo tardi avevo gia` visto. Sotto il rametto si nascondeva l’immagine di una donna bellissima seminuda. Irritata, la padrona rimise subito il rametto al suo posto e disse: “ chella e`no scandalo vide comme sta”.  Ed aveva ragione: la donna mostrava il suo bellissimo corpo col seno scoperto. La padrona l’aveva coperta con la palma per “nascondere all’occhio di Dio e del popolo “ lo scandalo. Pensava che in qualche modo l’olivo benedetto avrebbe riportata la donna alla “via dell’onesta”. Quel calendario, venni a sapere dopo , era il  famoso  calendario per cui aveva posato la bellissima Marilyn Monroe.

 

Delia Socci Skidmore