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   HALLOWEEN

 

Delia Socci Skidmore

 

 IL MIO PRIMO HALLOWEEN

 

Molti anni fa quando ero  ancora da poco in America, la scuola serale che frequentavano  gli immigrati per imparare l’inglese organizzo`un Halloween Party per adulti. Noi venuti da poco ancora non conoscevamo l’usanza e  lo considerammo una sorta di carnevale.

Quella sera dovevamo andare alla festa vestiti in maschere. Con le amiche ci riunimmo per prepararci e considerare come vestirsi. Insieme tagliammo, cucimmo, misurammo e mettemmo insieme dei bei costumi.

Non avremmo mai potuto partecipare al  carnevale di Venezia ma per ora andava bene. pero`, rimuginavo non del tutto soddisfatta. Mi sarebbe piaciuto indossare  qualcosa di diverso. Poco tempo prima avevo conosciuta una ragazza orientale, giapponese .

Mi aveva parlato della sua terra delle loro usanze e dei kimono che indossavano. Mi fece vedere il suo che si era portato dal Giappone.  Era bellissimo. Era di raso  di colore rosso vivido e blu. Aveva decorazioni e ricami in oro. Per il capo l’acconciatura sembravano due ramoscelli di fiori. Si, pensavo, proprio cosi. Chissa’ se me lo avrebbe prestato per halloween. Non ero sicura se  poteva passare per un costume da carnevale ma a me piaceva. Il giorno dopo vidi l’amica giapponese e con un po` di timidita` e delicatezza le chiesi se mi poteva fare la cortesia  del Kimono. Kim al principio fu sorpresa della mia richiesta poi  solennemente mi disse di si ,bastava che non glielo rovinavo. "Oh! naturalmente” risposi con altrettanta solennita’. La sera del party, insieme con le amiche ci recammo  alla  sala di ricreazione. C’erano altre persone, uomini  e donne, anche essi vestiti in costume. Poi un gruppo seduto vicino a un tavolo  che osservavano. Ci dissero a tutti di girare intorno alla sala. Lo facemmo, mentre il gruppo vicino al tavolo  osservava .

Quando passai io, uno di loro mi prese per il braccio e mi  disse di sedermi. Gli altri continuarono a fare la passerella. Poi anche altre due maschere furono scelte e fatte sedere. La sfilata fini. Attendemmo un pò poi il gruppo vicino al desk , che faceva da giuria, mi prese per il braccio e mi condusse in mezzo alla sala. Tutti batterono le mani ed io mi voltavo  intorno  per capire perche` lo facessero. Poi un fotografo si avvicino`e scattò  delle foto a me e agli altri due vicino a me. Sempre piu’ confusa mi voltai verso una delle donne  che capiva un po di dialetto e chiesi “ ma cosa stiamo facendo?” Mi rispose: tu manco capish nothing sie la miss:” Apparentemente avevo vinto il concorso  e avevano votato per costume più bello : il kimono. Per premio vinsi un vassoio d’argento. Tutta contenta tornai a casa di mia zia le raccontai e le diedi il vassoio. Mi tolsi il kimono lo ripiegai accuratamente lo misi fra due fogli di carta velina per poi riconsegnarlo a Kim.

Il giorno dopo quando tornai dal lavoro trovai zia un po` agitata, mi disse che le avevano telefonato le amiche per dirle che avevano visto la foto col kimono sul giornale e sembrava io . Il nome non lo avevano riconosciuto  poiche  lo avevano scritto sbagliato. Apparentemente  il fotografo era un reporter per il giornale locale e aveva pubblicato l’articolo.

 

Sono passati gli anni e quanti!!! Ora e` la volta dei miei nipoti.

 

Quest’anno i miei nipoti gemelli sono tutti eccitati perche sono stati invitati a due party la sera di Halloween. Mi hanno fatto vedere il sacchetto per i dolci che hanno preparato. Ho domandato quale costume avrebbero indossato. Jack mi ha risposto indignatissimo che non me lo poteva dire altrimenti l’avrei riconosciuto subito quando veniva. Poi si e` consultato con la sorella  e dopo bisbigli e risatine sono venuti a dirmi che me lo avrebbero detto solo se io promettevo di dimenticarmelo. E` una promessa che posso fare senza problemi. Poi si sono avvicinati a me mi hanno fatta abbassare per susurrami all’orecchio il costume che avrebbero messo. Sicuri che se lo sussurravano era come non averlo detto. Allora quando verranno a fare il “trick or treat” lui vestito da Darth Vader e la sorella da strega e mi chiameranno “nonna” io certamente non sapro` chi sono e dovro` indovinare chi si nasconde dietro la maschera. Priceless .

 

 

Halloween and Devil’s Night

 

Halloween è la tradizionale festa dei ragazzi che si festeggia il 31 Ottobre vigilia della festa di Ognissanti. ALL HALLOWS ‘DAY = Vigilia Del Giorno Dei Santi

Originaria dai Celtci in Irlanda e Gran Bretagna ha radici antichissime. Si crede che furono gli irlandesi a portare la tradizione in America nel 19° secolo dove e ` diventata una festa importante. Ho appreso con grande mia sorpresa che adesso e` festeggiata anche in Italia. Un altro segno della globalizzazione?

In America si preparano settimane prima della festa, e` usanza scavare e intagliare zucche con volti minacciosi e mettervi una candela accesa all’interno. Le zucche cosi  fatte vengono poste fuori all’ingresso della casa per  proteggere gli abitanti dai morti che girano per terra in cerca di vivi per portarli via. Quindi la tradizionale Jack o'lantern simbolo di questa festa.  E’ anche d’usanza di adornare davanti la casa , porte e finestre con le piu`stravaganti immagini di streghe, pipistrelli e gatti neri  e altre immagini simili.  La festa e` diventata un vero boom economico ( come non poteva essere?) per i rivenditori di costumi, maschere, cartoline e addobbi.

La sera di Halloween i ragazzi arrivano vestiti in costume e maschere le piu` brutte e orrende che possano trovare. Il giuoco e` cercare di indovinare chi si nasconde dietro la maschera mentre gridano “trick or treat” e porgono i sacchetti per raccogliere i dolci  dagli abitanti della casa. Rifiutare i dolci sarebbe un invito per i ragazzi di fare monellerie  e biricchinate al padrone di casa. I piu piccini sono vestiti con caratteri di cartoon di Walt Disney. Sono graziosissimi , solo che quando vedono i piu’ grandicelli vestiti con maschere si spaventano e si aggrappano al genitore piangendo. A noi e tutto il vicinato arrivano gruppi di tre e quattro alla volta fino a raggiungere 40/50 ragazzi in tutto. C’e da rifornirsi bene con dolci e cioccolatini per accoglierli. Si organizzano anche Halloween Party in scuole e case per tenere i ragazzi insieme. UNICEF “ United Nations Children's Fund “ provvede I ragazzi con barattolini marcati per raccogliere  soldi per i bambini del mondo.

Chi non vuole visite quella sera spegne la candela nella zucca e la luce fuori casa. Questo e’ il segno  che non desiderano essere disturbati.

Halloween e` anche connessa con l’occulto. Da noi si dice che le “streghe” si riuniscono a mezzanotte nel cimitero per praticare riti e magie. I riti e magie  sono ritenuti molto pericolosi dai cristiani poiche credono che  molte delle partecipazioni apparentemente inoffensive possono anche essere ‘portali”per l’occulto e dimostrarsi anche pericoloso per l’imprudente . Si organizzano anche escursioni a pagamento in vecchie case che dicono siano  abitate  da spiriti.

La sera prima di Halloween e` chiamata “devil’s night”. E`tradizionalmente la sera  quando i ragazzi si possono dare alle monellerie: come scagliare uova contro le pareti delle case e scarabocchiare con pastelli  i finestrini delle auto. E`una tradizione che non piace agli abitanti  e molti si mettono di gurdia fuori casa. Ma i ragazzi ne sanno una piu’ del diavolo e riescono come minimo a buttare da lontano un uovo contro le pareti della casa. La polizia comunque fa notare la sua  presenza per contenere questa strana tradizione perchè non trascenda  in mascalzonate e vandalismo. Ma spesso succede quando i teen agers si scatenano e fanno danni a volte anche seri e non solo alla proprieta`ma anche alle persone. Quando accade le autorita` minacciano di abolire l’usanza.